Il progetto della Fondazione – organizzazione privata non profit e aperta al pubblico – nasce dall'attenzione e sensibilità verso la cultura del design e dell'architettura che da sempre animano Bisazza.

Molte opere che fanno ora parte della collezione permanente sono state inizialmente realizzate per un’altra destinazione. L’immenso cuore di Fabio Novembre, Love Over All, è stato progettato per il Salon du Meuble di Parigi del 2003; l’auto Ante-Lope di Marcel Wanders è stata presentata al 100% Design di Londra nel 2004; la Poltrona di Proust Monumentale di Mendini è stata ideata per una mostra sul design italiano ad Atene l’anno successivo. Altri pezzi, come i Bagnanti Intelligenti di Sandro Chia e Godot di Novembre, sono pezzi unici prodotti per negozi monomarca.

Uno dei principali motivi di soddisfazione della Fondazione Bisazza è la grande varietà delle opere in mostra. A due o tre dimensioni, diverse per scala e proporzioni, vanno dall’approccio minimalista degli architetti Pawson e Meier a creazioni dall’espressività più esuberante, come l’aereo Jet Set di Jaime Hayon e gli enormi oggetti Silverware di Studio Job. La maggior parte delle opere, ideate da architetti, artisti e designer, sono squisitamente bizzarre, ma si annoverano anche pezzi con una destinazione funzionale, seppur fuori dal comune. Per esempio, i Pebbles, i coffee tables di Marcel Wanders e By Side, il paravento di Patricia Urquiola.

Per ogni collaboratore il mandato è sempre lo stesso. Carta bianca a una sola condizione: la creazione deve essere sempre rappresentativa dello stile caratteristico di ogni designer o architetto.

Ian Phillips