(1:1) One to One

John Pawson

Ciò che noi chiamiamo 1:1 è un edificio a grandezza naturale ed è un modo in cui i visitatori possono avere un’esperienza diretta degli spazi di Pawson. È stata la prima volta che ho lavorato con il mosaico. La mia architettura è progettata attorno alle persone che la abitano. Ha a che fare con la realizzazione di ambienti che facciano sentire bene le persone. Quindi, spero che la gente si senta bene in questo spazio.

John Pawson

Ammirato per la nitidezza e la semplicità del suo lavoro, John Pawson è riconosciuto come uno dei massimi creatori dell’architettura minimalista dei decenni scorsi. A oggi, le sue opere architettoniche comprendono Neuendorf House a Maiorca, l’abbazia di Nostra Signora di Nový Dvůr, la passerella pedonale Sackler Crossing ai Kew Gardens di Londra e The Jaffa Hotel & Residences nei pressi di Tel Aviv.

Pawson occupa un posto davvero speciale nella vita della Fondazione Bisazza, grazie al fatto che al suo lavoro è stata dedicata la mostra temporanea inaugurale del 2012. “Plain Space. Architecture and Design”, questo il titolo, si estendeva su più di 1200 mq ed è stata la sua prima retrospettiva italiana. “È un piacere esporre il mio lavoro in Italia e specialmente a Vicenza, una zona così fortemente associata a Palladio”, ha affermato entusiasta al tempo. “La sua eredità è una formidabile raccolta di opere e idee”.

L’installazione site-specific 1:1 (One to One) è ciò che è rimasto di quella esposizione, una struttura di forma ovale coperta di migliaia di minuscole tessere musive di vetro, di tonalità comprese tra il bianco opale e varie sfumature di grigio. “Per me, era un modo di cambiare la percezione di una forma tridimensionale. E poi volevo studiare una palette cromatica completa, dall’inizio alla fine”, spiega Pawson. All’interno, una lama di luce filtra attraverso una fenditura nella copertura, creando un’atmosfera serena, adatta alla meditazione.