Experimental Growth

Arik Levy

RockChamber è rivestito di tessere musive e dà la sensazione di un meteorite carbonizzato che, passando attraverso l’atmosfera, è arrivato sulla Terra.

Arik Levy

Nel 2012 la Fondazione Bisazza ha ospitato un’esposizione site-specific dal titolo “Experimental Growth”, ideata dall’artista e designer israeliano Arik Levy, parigino d’adozione, il cui lavoro è caratterizzato da un grande eclettismo. A oggi i suoi progetti includono pezzi d’arredamento per Molteni, una collezione di lampade per Vibia, cristalli per Baccarat e gioielli per Christofle. È stato inoltre incaricato della realizzazione di una scultura pubblica destinata all’area antistante il futuro museo dell’Ermitage a Mosca.

Il punto focale di “Experimental Growth” è la gigantesca scultura RockChamber lunga circa 8 metri, che per Levy ha segnato una transizione verso la scultura monumentale su larga scala. “RockChamber è rivestito di tessere musive che gli danno l’aspetto di un meteorite carbonizzato che ha attraversato l’atmosfera ed è giunto sulla Terra”, afferma. “Noi siamo gli uomini preistorici del futuro e questa è la nostra caverna”.

All’interno, l’affascinante struttura sfaccettata è dotata di un rivestimento di pannelli acustici in tessuto Kvadrat verde acido e una scultura luminosa, FractalCloud, anch’essa progettata da Levy, che creano un’atmosfera avvolgente in netto contrasto con l’esterno spigoloso. “Esprime la capacità di una scultura di diventare luogo capace di accogliere le emozioni”, ritiene l’artista.