Robert Polidori è nato nel 1951 a Montreal, Quebec. È considerato uno dei maggiori fotografi di architettura a livello internazionale.
Ha iniziato la sua carriera a New York nel cinema d'avanguardia, assistendo Jonas Mekas negli Anthology Film Archives, un'esperienza che ha segnato il suo approccio alla fotografia.

Mentre viveva a Parigi nei primi anni Ottanta ha iniziato a documentare il restauro di Versailles e ha continuato per oltre 30 anni a fotografare le trasformazioni del sito.

Ha realizzato progetti fotografici a L' Avana, a Chernobyl e ha documentato le conseguenze dell'allagamento dopo l'uragano Katrina a New Orleans esponendo queste fotografie al Metropolitan Museum di New York. Nei suoi ultimi progetti Polidori si è focalizzato sulla crescita urbana fotografando aggregati urbani con strutture molto complesse e in continua espansione architettonica e demografica, tra cui Mumbai, Rio de Janeiro e Amman.

Ha esposto in spazi pubblici e privati in tutto il mondo, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti ed è nelle collezioni dei più prestigiosi musei internazionali come il MoMA e il Metropolitan Museum di New York, il Victoria and Albert Museum di Londra, il Centre Pompidou di Parigi, il Musée d'art contemporain di Montréal, il Walker Art Center di Minneapolis e il Paul Getty Museum di Los Angeles. Nel 1998 ha vinto il World Press Photo. 

Dal 2015 vive e lavora in California.

 

Grazie a Versalilles  ho avuto l’opportunità di testimoniare il restauro del palazzo, ma mi sono reso conto che quella che si stava mettendo in atto era un’operazione di revisionismo storico. Che cosa vuol dire restaurare un artefatto? Significa riportare al presente qualcosa di antico… Quando si decide di restaurare un determinato ambiente, riportandolo allo stato in cui era in un certo periodo storico, la scelta del periodo è determinata dalla visione odierna della storia e del mondo

Robert Polidori